Santuario di san Francesco di Paola

Il Santuario di san Francesco di Paola ha una lunga storia, che affonda le sue radici nel lontano secolo XV, attorno agli anni 1435-1452. Quando si cominciarono ad aggregare i primi seguaci, Francesco maturò l’idea di realizzare una piccola chiesa, tipica di ogni romitorio, come luogo di preghiera per gli eremiti e per i fedeli che vi giungevano.
Il “primitivo oratorio” oggi fa parte dei sotterranei del convento e si accede ad esso da una piccola scalinata in prossimità del chiostro. Fu costruito circa nel 1436 sulla sponda sinistra del fiume Isca, distante approssimativamente 60 metri dalla sua grotta. Si tratta di un oratorio molto piccolo, lungo m. 12,60 e largo 4,30, formato da un antro rettangolare, con volta a botte, tramezzato da due archi rudimentali a tutto sesto. Sulla parete che dà sull’Isca si aprono tre finestrelle rettangolari. Nel fondo c’è un semplicissimo altare. L’antico romitorio è dotato solo dell’essenziale, senza alcuna pretesa artistica, ma dall’alto valore spirituale, oltre che storico. Questa cappella così spoglia, realizzata grazie al generoso sostegno dei genitori di san Francesco, può essere considerato luogo di gestazione dell’Ordine dei Minimi. Voleva essere semplicemente uno spazio di raccoglimento che avrebbe dovuto favorire l’ascesi dei frati, al riparo da ogni altra distrazione.

La Sila

La Sila si estende per 150.000 ettari attraverso le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.

Il Parco nazionale della Calabria è tra i primi 5 nati in Italia ed è una area naturale protetta di rilevante interesse ambientale per complessivi 73.695 ettari.

Il parco ospita tante specie animali degne di rilievo. Un posto di primaria importanza è rivestito dal lupo, animale simbolo di questa parco. Non è raro incontrare il capriolo, sono presenti in recinto, anche daini e cervi. Il cinghiale è frequente invece alle quote più basse del Gariglione. Sono frequenti la volpe, il tasso, la lepre, la faina, la puzzola, il ghiro e lo scoiattolo nero; eccezionale la lontra.

Sul sito ufficiale del Parco nazionale della Sila è possibile scaricare e visualizzare tutti i possibili itinerari naturalistici: Scarica Itinerari

Basilica del Beato Angelo

La Basilica del Beato Angelo di Acri è un edificio religioso si trova in provincia di Cosenza. Il tempio francescano è stato inaugurato nel 1898 ed è stato costruito su progetto di romano Quercioli. Il portone è interamente in bronzo e pesa 54 quintali e su di esso sono rappresentate le sette virtù teologali.
Conserva una serie di pitture di arte sacra che raffigurano la vita del Beato Angelo di Acri. La Chiesa è stata sottoposta ad un restauro perché considerata uno dei maggiori punti di interesse della Regione Calabria.

Santuario di Sant’Umile

Il Santuario di Sant’Umile fu fondato tra il 1219 e il 1222 dal Beato Pietro Cathin, inviato a fondare l’Ordine dei Francescani da San Francesco d’Assisi. Il convento passò nel 1380 ai Padri Minori Coventuali e nel 1445 ai Minori Osservanti.
Dopo la soppressione degli ordini religiosi del 1860 da parte dello Stato Italiano, il convento ebbe un periodo di abbandono fino al dopoguerra quando i frati minori ricominciarono a restaurarlo con grandi sacrifici, riportandolo così all’antico splendore.
Sant’Umile fu un uomo profondamente radicato nel contesto storico e sociale della Calabria che divenne un umile frate francescano dedicando la sua vita al servizio di Dio.
All’interno del Santuario troviamo un crocifissio ligneo scolpito da Fra’ Umile, una bellezza ineguagliabile, uno dei pochi firmati dall’autore. Vi sono inoltre un dipinto ad olio su tela raffigurante il “Martirio di San Daniele” della fine del XVII secolo, una statua di marmo bianco raffigurante la “Madonna della Grazia” scolpita nel 1537, di scuola gaginesca, un candelabro ligneo intagliato e decorato con motivi ornamentali in stile barocco, opera di Frà Giustino da Bisignano, una statua in marmo bianco della Madonna delle Grazie del 1537 e degli affreschi raffiguranti il Beato Umile, presenti nel soffitto della Chiesa, del pittore Iusi di Luzzi che risalgono agli anni ’30.